In un mondo ostinatamente rimasto in mano ai burocrati (sarebbe a dire agli assunti a vita nel Pubblico Impiego) in cui il Pubblico si limita a comandare senza produrre (perché produrre è molto più faticoso ed impegnativo che comandare), non ci può essere vera concorrenza e proprio per questo l'intera produzione economica soffre di gravi pecche.
Una reale concorrenza può esistere infatti solo tra un settore economico Pubblico democratico (i cui impieghi siano rigorosamente assegnati a tempo determinato, che sia quindi costituito dagli stessi cittadini/consumatori desiderosi di auto-prodursi beni e servizi di qualità e non più da burocrati la cui figura s'originò e s'affermò in epoca pre-democratica, fascista) ed il settore economico Privato. Al contrario, se l'economia rimane nelle mani dei soli operatori Privati, questi finiscono per competere tra loro rimanendo all'interno di un circolo chiuso, in un modo tale che i loro prodotti divengono l'uno copia dell'altro, finalizzati al solo loro reddito e dimenticando le molteplici e reali esigenze dei clienti/utilizzatori.
Il mondo del camper non fa eccezione ed oggi vediamo un mare di veicoli presentati ognuno come diverso dagli altri che in realtà non si differenziano affatto e che sembrano stiano tutti facendo un trasloco: tanto sono carichi di mobilia ed ogni genere di masserizia. Lo spazio (quindi l'abitabilità, la vivibilità) in questi veicoli è estremamente ridotto: quanto più sovrastante rispetto al giusto è il desiderio dei produttori di ricavare reddito tanta più roba riescono a ficcarvi dentro, riducendo il camperista a marginale ospite dell'insieme.
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Senza considerare il fondamentale errore di voler replicare pari pari in un camper gli ambienti, i mobili, le suppellettili di casa senza nemmeno cercare di scoprire la diversa identità che dovrebbe avere un mezzo mobile.
Ecco allora alcuni contributi originali al mondo del camper. Il primo (Hyperlinker) fu spedito anni fa per email e posta cartacea ad ogni produttore di camper nazionale ed estero ed ha visto magicamente realizzarsi l'auspicio che vi era contenuto. Prima della data in cui fu spedito non si trovava un solo veicolo ricreazionale col letto elettrico a sali-scendi. Oggi siamo al punto che questa tecnologia ha invaso il mercato perfino minacciando la sopravvivenza dei tradizionali mansardati.
Spero allora che prima o poi anche le altre idee (la scomparsa di un ingombrante locale bagno che rimane sempre in mezzo ai piedi nonostante non sia affatto impermeabile, stagno, com'è necessario per un bagno degno di questo nome, l'eliminazione dei metri cubi di materassi (da sostituire subito con leggeri futon), dei mobili e suppellettili ingombranti, rigidi e spigolosi) finiscano per essere accettate, quantomeno per arricchire la varietà di configurazioni e stili.
Così che non solo la massa dei camperisti della domenica ma anche i DIEHARD TRAVELERS, i viaggiatori irriducibili, i vecchi e nuovi nomadi a tempo pieno, possano trovare mezzi già pronti all'altezza delle loro attitudini e necessità.
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