![]() ![]() Copyright © Danilo D'Antonio 07/07/39 - Tutti i diritti riservati - Riproduzione vietata - Annuncio Ad un certo punto, nell'ambito della psicoterapia, vi fu chi si rese conto dell'impazienza del paziente. Vi fu chi empaticamente captò la sua protratta sofferenza. Dal metodo basato su un'analisi del vissuto, che tradizionalmente poteva durare per l'intera vita della persona in cura, passò a tutt'altro. Con una sintesi di conoscenze e tecniche in poco tempo veniva portata soluzione ad una miriade di problemi psicologici e si poteva condurre una persona fino a completa e potenziata rinascita del proprio sé. Fu Roberto Assagioli (1888-1974), psichiatra e teosofo, a fondare il rivoluzionario movimento della Psicosintesi. Ciò che differenziava questo nuovo corpus disciplinare dal precedente era l'intervento, molto più attivo e pragmatico, teso a fornire alla persona importanti informazioni ed a svilupparne la volontà evolutrice, conducendola a conquistare l'armonia mentale ed al contempo ad accrescere il proprio mondo interiore. Pur già potente questo nuovo approccio, la ricerca psichica è comunque continuata giungendo più tardi a compiere altri due grandi balzi in avanti: dapprima con la messa a punto della teoria e pratica Psicocibernetica (M. Maltz) e più di recente grazie allo sviluppo della Programmazione Neurolinguistica (R. Bandler e J. Grinder), entrambe stavolta affermatesi dapprima negli USA e poi nel resto del mondo. (Si vedano riferimenti in fondo). Essenzialmente queste pratiche, radicalmente nuove rispetto al tradizionale metodo analitico, pongono la faccenda psicologica in questi termini: non conta tanto ciò che tu, paziente o persona in evoluzione, hai in testa in questo momento, non conta tanto ciò che tu sei oggi. Ciò che realmente conta, ciò che ti deve maggiormente importare, se vuoi star bene o se vuoi migliorare, è precisamente come sarebbe bene tu fossi. Che t'importa, in fondo, di come sei oggi e di come sei stato finora? Ciò che conta è come ti conviene essere, come ti conviene diventare. Perché devi sapere che vi sono delle precise quanto fondamentali regole di vita conformandoti alle quali sarai condotto a star bene, a gioire, mentre loro contravvenendo sarai condotto a star male, a soffrire. Con la Psicoanalisi le persone possono stare in cura per degli anni riuscendo a trarre solo indiretti benefici dal lungo riflettere sull'accaduto. Spesso appena la terapia smette i guai ricominciano ed in ogni caso l'intervento è faticoso ed avente scarso rendimento. Con la Psicosintesi, la Psicocibernetica, la Programmazione Neurolinguistica ed arti correlate le persone apprendono innanzitutto le regole fondamentali del gioco della vita e di conseguenza possono accedere al metodo migliore per risultare vincitori/trici. Con la psicoanalisi si viene condotti a meditazioni infinite e mai risolutive che sono un po' il male stesso che si perpetua. Con l'insieme di arti psicosintetiche si ottiene una mappa della realtà ed un sistema di bussole nonché di pratiche formatrici che migliorerà la vita costantemente giorno dopo giorno in un processo di continua fioritura. Continuando con l'analisi, senza mai giungere ad una sintesi di conoscenze e metodi, e senza mai produrre esperienze definibili sintetiche anch'esse (stavolta però col senso di "artificiali"), il vero cambiamento non avverrà mai. Dotandosi invece di buoni prodotti di sintesi il cambiamento inizia immediatamente, non essendo questa una semplice cura, bensì il mutamento stesso che si fa strada. Per dirla chiara: se le persone potessero acquisire queste conoscenze da giovani nella scuola di Stato la stragrande maggioranza dei professionisti della mente si troverebbe ben presto a dover cambiare lavoro. (E la cosa non sarebbe un dramma visto che c'è tanto miglior lavoro da fare). La domanda a questo punto sorge spontanea: come mai, visti i suoi successi, soprattutto il suo potenziale, la sintesi non si è prepotentemente affermata sull'analisi? La realtà è complessa ma volendo sintetizzare anche qui :) la risposta è: cosa può importare ad un qualsiasi tizio, che soprattutto qui in Italia si laurea intendendo questo titolo come una licenza di sfruttamento commerciale della società, di darsi tanto da fare per guarire un caio che smetterà di pagarlo appena rimesso a nuovo? Figuriamoci se un tizio del genere può trovare dentro di sè la volontà di rifiutare l'approccio tradizionale, che così tante continue soddisfazioni garantisce con poco passivo impegno, in favore di un approccio innovativo, che lo costringerebbe ad essere proattivo nei confronti del suo curato e probabilmente a rimettere in discussione la sua stessa vita. Ebbene: non appare nitido anche a voi, care lettrici, cari lettori, il parallelo del mondo psichico con il mondo sociale? Perché in effetti si tratta di una situazione estremamente simile in quanto certamente collegata. Quanti decenni e tonnellate di analisi sociali ci siamo sorbiti finora? E che risultati sono stati raggiunti? S'è mai avuto un cambiamento reale, tale da aver visto messi da parte per sempre i problemi dell'umanità? Tutt'altro, le cose apparendo anzi peggiorare col crescere del numero delle analisi e degli esperti che appunto vanno a caccia di problemi sociali per proporre non una sola strategia risolutiva bensì miriadi di quelle adattative: che sapientemente curano senza mai guarire. Perché per questa gente noi siamo, la società è, la famosa gallina dalle uova d'oro! I tanti illustri professionisti esperti di questo e di quello sanno bene che se proponessero delle vere soluzioni ai problemi sociali chi mai li pagherebbe più? Ma chi mai nemmeno li chiamerebbe, in un sistema così pesantemente improntato alla sofferenza ed allo sfruttamento altrui, a cambiare radicalmente le cose, visto che in così tanti approfittano delle debolezze umane, gli uni degli altri? Mica abbiamo a che fare con, mica siamo una società onesta. Non dimentichiamo mai su che cippa di mondo ci troviamo ancora: http://avanti-yes-men-puniti-i-migliori.hyperlinker.org Ciò che si è riusciti a sapere finora del marcio che alligna non potendo che essere solo la cima della discarica che affiora maleodorante dal terreno. Ora, se davvero vogliamo fare un passo avanti, dobbiamo renderci ben conto di chi siamo, con chi e cosa abbiamo avuto a che fare fino ad oggi ed in cosa ci siamo impegnati finora. Dobbiamo ben capire e contemporanemente ammettere il nostro tragico stato primitivo. Perché se davvero desideriamo trasformare la realtà non v'è dubbio che dobbiamo dapprima trasformare noi stessi. Ciò di cui abbiamo bisogno è esattamente passare da una eterna socioanalisi ad una conclusiva sociosintesi. La sociosintesi è proprio quanto occorre per realizzare tutti quei prodigi sociali (quindi anche individuali) che finora noi cittadini, noi persone comuni sfruttate e vessate da caterve di professionisti, non abbiamo mai nemmeno osato immaginare. Ed in realtà il mondo può cambiare facilmente ed anche in brevissimo tempo. Così come una esperienza psicosintetica, facendo esattamente quanto necessario, può guarire o far avanzare immediatamente un essere umano, una esperienza sociosintetica, con eguale sapienza d'intervento, può fare altrettanto con la società. Se con la socioanalisi la società non guarisce mai davvero, limitandosi essa a giocare in difesa rispondendo agli innumerevoli problemi che nascono dai suoi mali mai risolti, con la sociosintesi la società passa subito all'attacco: acquisita una mappa della realtà apprende e pratica tutto quanto necessario per trovare un pieno stato di grazia. Per avere un'immediata percezione di cosa stiamo trattando forniamo subito degli esempi concreti che sono allo stesso tempo teoria e pratica di un intervento di sociosintesi e del metodo sociosintetico stesso: Il-Calendario-della-Terra Equo-Impiego-Pubblico-a-Rotazione Capitalismo-e-Comunismo-nella-Nuova-Era Armonica-Rotazione-Sociale Densita-Demografica-Ottimale Una-Nuova-Riforma-Agraria Il-Nuovo-Mondo-del-Lavoro Patti-di-Autocontenimento Ecosciopero La-Celebrazione-del-Nostro-Territorio Il-Protocollo-del-Nitore Dichiarazione-Universale-dei-Doveri-Umani Il-Mercato-delle-Innovazioni-Sociali The-Patchwork-Model La-Metamorfosi The-Path Ecco: questo è esattamente quanto qui si intende per SOCIOSINTESI. E si tratta naturalmente di sociosintesi della migliore qualità e pure in quantità tale da non esserci equivoci su cosa essa sia e verso cosa essa continuerà a svilupparsi. Precisamente con sociosintesi possiamo definire: - una analisi breve ma chiara, che non si perda nei particolari ma giunga dritta al cuore dei fenomeni, alle origini profonde di ciò che viene preso in considerazione, una analisi che sia inequivocabile ed incontrovertibile per sua stessa evidenza; - una sintesi propositiva, che presenta un progetto per la società facilmente concretizzabile quando non proprio un prodotto già fruibile autonomamente dagli individui più sensibili, potendo essi iniziare a trarne benefici anche da soli in attesa che la società li segua; - l'insieme fornendo una visione diretta della realtà reale, non offuscata dalle convenzioni sociali ma così come realmente essa è, finalmente ponendo la verità come un valore e non come un disvalore, ed un sistema di metodi e pratiche costruito su questa visione effettivamente corrispondente al vero e non più al convenzionale. Ogni singolo link qui sopra è un gradino della scalinata che ci porta dalla Vecchia Era che conosciamo tutti bene (e se per caso necessitassimo di un rinfresco di memoria è sufficiente leggere un giornale) alla Nuova Era, in cui TUTTO il male d'oggi viene convertito in bene, che stiamo costruendo. Sia chiaro: la sociosintesi è necessariamente un processo olistico. O è un processo organico o non è sociosintesi. La cosa dovrebbe essere evidente. Per ottenere una buona sintesi occorre innanzitutto una buona analisi. Nessuna analisi può godere della minima fiducia se non prende in esame la realtà delle cose, TUTTA la realtà, nient'altro che la realtà. Dalla completezza l'onestà sorge spontaneamente perché nulla viene nascosto. Ecco quindi che la sociosintesi non produce frutti ricurvi, che mostrano una preferenza verso questa o quella parte della società. I suoi frutti si mantengono longilinei ed imparziali perché l'equilibrio è il loro carattere fondamentale. Riflettendo su questo capiamo pure che non si tratta tanto di invenzioni quanto soprattutto di scoperte. I vari oggetti dell'universo sociosintetico sono dei distillati di realtà. Il sociosintetista non ha alcuna velleità di inventare qualcosa. Semplicemente si predispone ad una prolungata quanto distaccata osservazione e ad un certo punto inizia a scorgere fattezze e lineamenti di ciò che si cela in quanto v'è di inesplorato. Si tratta più di un lavoro di estrazione che di costruzione. E così diviene evidente che persone diverse per ruoli sociali ed interessi, ma che comunque si autodisciplinano a rimanere obiettive, poste di fronte alle questioni in oggetto giungono alle stesse conclusioni o si trovano comunque in accordo tra loro sulle parti che hanno rispettivamente trovato. Perché la realtà unisce tutti, mentre sono parzialità, fantasie e superstizioni a dividerci. E da qui nasce una consapevolezza, sfrontata quanto volete ma altrettanto legittima, che la società umana o salirà in fretta i gradini della sociosintesi o sprofonderà nella fossa che si è scavata sotto. O faremo insieme questi passi, ed insieme sarà un vero piacere e non uno sforzo, oppure, non v'è alcun dubbio, malediremo i giorni che avremo sprecato a far altro. La sociosintesi ci pone oggi di fronte a queste domande: - davvero voglio un cambiamento? - quando prevedo esso avverrà? - QUANDO? - fra dieci, cento, mille anni o mai? - o subito, oggi stesso? - ed in cosa consiste questo cambiamento e da chi mi aspetto esso avvenga? Perché il fatto puro e semplice è che se davvero vogliamo che il mondo cambi possiamo davvero avviare questo cambiamento oggi stesso. Studiando innanzitutto i libri segnalati a piè di pagina, allo scopo di conoscere la materia sintetica in relazione al mondo interiore umano. Studiando poi quanto già sintetizzato dal sottoscritto in ambito sociale, allo scopo di prendere dimestichezza con questa trasposizione. Facendo uso di essa per quanto è già possibile da parte dei soli individui. La sociosintesi, per il suo carattere olistico, quindi per il suo considerare le questioni nella loro completezza, per questo impossibilitata ad essere disonesta, è un ambiente in cui ognuno può non solo trovarsi a suo pieno agio ma persino sviluppare il proprio essere interiore ed esteriore al meglio che sia possibile. Oggi qui si apre una nuova area di ricerca che non potrà che dare ampia soddisfazione a coloro che vi si inoltreranno ed alla società che beneficierà dei prodotti finali. Poiché è giusta preoccupazione di ognuno che il proprio lavoro venga adeguatamente ricompensato (altrimenti d'altronde si tratterebbe di furto) chiariamo che la sociosintesi non vieta di godere di un premio o nel caso perfino d'arricchirsi. Nient'affatto. Ciò che la sociosintesi richiede è però che non venga spacciato per soluzione il prolungamento di un problema ma fornito un vero valore aggiunto alla società ed agli individui. Nel panorama dischiuso dalla sociosintesi vi sono appunto anche dei luoghi d'incontro tra domanda ed offerta di prodotti sociali di nuovo tipo, precisamente di quelli che non fanno tirare a campare ma che trasformano radicalmente. Perché in fondo questo è la sociosintesi: genialità creativa efficace al servizio dell'evoluzione. Danilo D'Antonio Laboratorio Eudemonia http://it.wikipedia.org/wiki/Psicoanalisi http://en.wikipedia.org/wiki/Psychosynthesis PRINCIPI E METODI DELLA PSICOSINTESI TERAPEUTICA di Roberto Assagioli - Astrolabio Editore LA STRUTTURA DELLA MAGIA di Richard Bandler e John Grinder - Astrolabio Editore PSICOCIBERNETICA di Maxwell Maltz - Astrolabio Editore Partendo da qui la ricerca s'avvia ... ![]() ![]() Copyright © Laboratorio Eudemonia. 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