Ciò che vedete è una raffigurazione stilizzata di due società:
l'una soggetta a tirannide, l'altra libera grazie alla democrazia.



La tirannide si realizza con un gruppo al potere che si circonda di una nera cerchia di inamovibili carrieristi pubblici o precari aspiranti tali o mercenari, tutti comunque disposti a tutto. Non c'è traccia di cittadini, di persone intenzionate a tornare gente comune dopo un certo tempo, di persone consapevoli che far l'interesse collettivo significa far anche i propri: per loro le porte della Res Publica sono chiuse, sprangate.

In una società sottoposta a tirannide l'economia privata segue il brutto esempio, un vero DNA, del nucleo pubblico: è accessibile solo a lavoratori che accettino d'essere oggetto di continui ricatti, costituendo quindi cricche, elite e mafie d'ogni tipo. Ogni ambiente sociale, arti, mestieri, professioni, perfino le associazioni no profit, tutto è rinchiuso dentro recinti invalicabili dalle persone più genuine ed oneste, che si rifiutano di ripetere verità di facciata che non hanno corrispondenza con la realtà.

La tirannide è un sistema disonesto: basato sull'immobilismo, caratterizzato dalla immutabile sofferenza di molti e godimento di pochi. I cittadini sono costretti a subìrla cadendo sempre più in difficoltà causa l'apporto inutile di partiti ed associazioni. Queste ultime, bisognose di problemi per esistere, assorbono sgonfiandole le energie umane insoddisfatte e potenzialmente ribelli, radicando ancor più un increscioso stato delle cose.
La democrazia si realizza col periodico rinnovo degli addetti non del solo ambito di Governo, come avviene già da lungo tempo, ma anche dell'ambito funzionale, nei ruoli del Potere Amministrativo e Giudiziario, quindi nel Pubblico Impiego, per far sì che tali poteri siano accessibili a persone non interessate al mero posto fisso ed alla carriera di tipo gerarchico, non focalizzate sull'interesse personale bensì sull'interesse collettivo.

In una democrazia l'economia privata segue il buon esempio del settore pubblico: è accessibile da lavoratori meno ricattabili quindi più attenta ai bisogni della collettività. Le persone vi partecipano senza esserne schiave perché comunque dispongono di un impiego pubblico minimo garantito, migliorandosi così non solo il pubblico ma anche il privato. Le associazioni scompaiono. La Repubblica, associazione fondante, accoglie ogni cittadino e popolano del Paese. I problemi si risolvono alla radice.

La democrazia è un sistema onesto: comunicativo, dinamico, fluido, vivace, vivo. Le persone compiono le esperienze che desiderano e trasportano queste all'interno di diversi luoghi di lavoro. Tutto all'interno di una società democratica viene continuamente messo in discussione e rinnovato. In tal modo essa è all'avanguardia rispetto ai problemi. Eccessi e sofferenze spariscono. L'organismo sociale si mantiene in perfetta salute.
I politici lo sappiano: il loro primo impegno oggi è far sì che i dipendenti pubblici, chi ascende ai ruoli del Potere Amministrativo e Giudiziario, rimangano CITTADINI ALLA PARI CON GLI ALTRI tornando ad essere persone comuni alla fine di un mandato temporaneo. Tutto è andato in malora per colpa di una TIRANNIDE AMMINISTRATIVA & GIUDIZIARIA indebitamente perpetuatasi nella Repubblica Democratica. Nulla si salverà senza scalzarla definitivamente, sostituendola con una DEMOCRAZIA pienamente realizzata in ogni ambiente dello Stato.



Capiamo dunque bene quale è:

IL PRIMO REQUISITO DI UN
INTERVENTO PUBBLICO DEMOCRATICO





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